A distanza di pochi giorni dalla morte di Pietro Anastasi, la Juventus piange quella di Benito Sarti, terzino bianconero tra il 1958 e il 1968. Aveva 83 anni ed è morto oggi, martedì 4 febbraio 2020 nella sua Padova, che gli aveva dato i natali il 23 luglio del 1936.
Terzino e "centromediano" - come ai tempi veniva chiamato il centrocampista - debuttò in serie A con la maglia del Padova, per poi trasferirsi alla Sampdoria, preludio all'arrivo in bianconero: con questa maglia, 252 presenze totali e una sola rete, quella messa a segno a Bergamo in un pirotecnico Atalanta-Juventus 3-6 nel 1963.
La sua carriera si concluse nel Varese, nella stagione '68-'69. Nel complesso, Sarti vinse tre scudetti, tre Coppe Italia e una Coppe delle Alpi, tutti con la Juve. In Nazionale, invece, collezionò sei presenze.
Chi era Benito Sarti ? Lo chiamavamo Boccolo D’oro per via dell’uso maniacale che faceva del fon per increspare la testa bionda di riccioli. Benito Sarti è nato il 23 luglio del 1936 in una casa modesta del rione San Carlo di Padova, suo padre fa l’ortolano e durante l'adolescenza il suo lavoro è trascinare il carretto coi prodotti di papa' per chilometri e chilometri, il pallone e' ancora un divertimento per lui.
I tifosi ricordano che quando prima di entrare in campo il giovane Benito si inginocchiava per controllare se le scarpe fossero ben allacciate, era molto di più che un semplice rituale scaramantico perche' Benito era un perfezionista anche nelle piccole cose.
Cresce con Nereo Rocco, il Paròn, nel 1957 viene acquistato dalla Sampdoria e nel 1959 lo chiama la Juve pagandolo ottanta milioni di lire, una cifra esorbitante per un difensore.
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