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Marco Tardelli

Basterebbe questa frase per descrivere un uomo vero ma per lui parla oltre alla sua carriera juventina, quella gioia che ci regalo' nell'82 dopo quel magnifico gol alla Germania in finale.


Estate del '75, Marco Tardelli ventunenne promettente terzino del Como entra ufficialmente nel mirino dell'Inter e per l'allora presidente Fraizzoli rappresentava qualcosa di piu' che un'ipotesi di mercato tant'e' che si fece addirittura fotografare con lui e poco dopo provo' ad offrire al Como ben 200 milioni piu' un giocatore in prestito e uno in comproprieta' ... Quello che Fraizzoli non sapeva è che il presidente del Como stava prendendo tempo perche' in procinto di andare a Torino da Giampiero Boniperti il quale dietro un'offerta di 950 milioni di lire mise una parola fine sulla questione e Marco Tardelli comincio' a far le valige per andare alla Juventus, dopo Anastasi da "madama" ennesima delusione per l'Inter, non sara' l'ultima come sappiamo....

Il Como fece una plusvalenza avendolo preso dal Pisa a 130 e la Juve acquisi' uno dei piu' forti centrocampisti italiani di sempre.

Dapprima con Parola allenatore , Tardelli gioco' da terzino di fascia con vocazioni molto offensive poi l'anno dopo nel '76 con Trapattoni venne definitivamente spostato a centrocampo nel cuore del gioco.

A dispetto del fisico abbastanza esile, si dimostra subito efficace in un settore dove occorreva corsa e capacita' di resistere ai contrasti e al contatto con gli avversari , molto bravo a inserirsi negli spazi ma anche a marcare e nel fare a sportellate, ne sa qualcosa Rivera subito steso pochi istanti dopo il calcio d'inizio in un famoso Milan Juve di quella stagione.

Uno dei suoi nomignoli era "schizzo" perche' quando scattava in avanti sembrava il tappo sparato da una bottiglia di champagne mentre in azzurro con la maglia della nazionale divenne il "coyote" di Bearzot per via della comune abitudine con il tecnico friulano all'insonnia durante la vigilia delle partite importanti.



Con la maglia azzurra inutile ricordarvi la gioia provata dopo quel gol nell'estate '82 contro la Germania Ovest in finale con la vittoria dei mondiali di Spagna , un vero e proprio momento oltre che un simbolo della riscossa di tutto il calcio italiano ma anche oltre ...

Con la Juve fece man bassa di titoli nazionali e internazionali, poi nell'85 quando ormai aveva dato tutto alla vecchia signora ando' all'Inter da Ernesto Pellegrini dove Fraizzoli l'attendeva almeno dieci anni prima, ma come detto nel declino della sua carriera.

Con l'Inter ripetera' l'esperienza molti anni dopo nella stagione 2000 ma da allenatore e con scarsi risultati tant'e' che verra' esonerato un'anno dopo. Altre esperienze di basso profilo sulla panchina delll'Egitto e su quella dell'Irlanda come vice di Trapattoni .

Oggi opinionista in Rai dopo un'esperienza anche in radio.


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