Arriva alla Juventus nel 1966 a soli 17 anni, nato nel '49, Causio era un gran bel mix fra un centrocampista ed un attaccante, cresciuto nel Lecce , gioco' in serie C nella Sambenedettese poi finalmente la Juventus lo esamina e dopo averlo promosso a pieni voti nel '66 lo acquista per inserirlo nelle giovanili bianconere.
Dopo un'apparizione fugace in prima squadra Causio viene mandato a maturare altrove , esperienze a Reggio Calabria e nel Palermo dove fece bene , poi torno' alla casa madre dove esordi' in campionato il 25 ottobre 1970 contro il Milan.
Fu'Armando Picchi l'allora allenatore dei bianconeri a puntare tutte le sue fiches su di lui tant'e' che una volta nello spogliatoio disse testualmente a tutti "Oggi voi siete gli undici titolari, ma questo ragazzo presto si prendera' un posto" .
Picchi lo chiamava "maestro" un' onore che parole dello stesso Picchi venne riservato soltanto ad un'altro giocatore che alleno', un tale che si chiamava Mariolino Corso quindi una grossa dose di autostima per il giovane Causio.
In campo lui e Haller parlavano la stessa lingua calcistica poi quando arrivo' Capello a fare il regista Causio divenne trequartista per trovare la sua collocazione ideale piu' tardi sulle fasce, la destra per la precisione.
La sua giocata tipo ? Dribblare l'avversario e poi scivolare a un passo dalla linea di fondo pennellando cross su misura per la testa di Bettega.
Parliamo di un grande giocatore che con la Juve vince sei scudetti , una coppa Italia e una coppa Uefa in undici stagioni gloriose con la maglia bianconera , poi nell'81 venne ceduto all'Udinese, ma nonostante l'eta' non piu' verdissima fece un bel campionato e Bearzot lo convoco' ai mondiali in Spagna terminati con la sua vittoria piu' bella a 33 anni .
Dopo gli anni a Udine , chiude la carriera con Inter, Lecce e poi alla Triestina.
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