Ed eccoci di nuovo qui, questa volta a parlarvi del bel libro di Nico Ivaldi pubblicato da Editrice Il Punto, un libro che fra l'altro trovate comodamente in edicola, prezzo accessibile 8 euro ma soprattutto la ricostruzione di quel derby amichevole disputatosi nella primavera del '45 allo stadio Mussolini che come saprete era il nome prima che diventasse Comunale , siamo nelle fasi finali della 2° guerra mondiale quando da li a poco in Italia e a Torino cessera' il Nazifascismo e comincera' di fatto la Repubblica..... Ora non voglio entrare nel merito di vicende storico /politiche che con questa pagina hanno poco a che fare anche perche' ognuno ha le proprie idee o convincimenti politici compreso il sottoscritto, quanto descrivere la poesia e lo spirito del calcio degli anni Trenta e Quaranta, quando acquistare un calciatore a 50000 Lire era gia' un lusso che pochi si potevano permettere, l'Italia era frazionata in due segmenti per via della Guerra, c'era un campionato nel Nord e uno nel Sud, Sud che ricordiamo nel periodo di riferimento del libro era stato occupato dalle forze Alleate e Nord che sia pur nelle fasi finali resisteva nelle mani dei tedeschi e dei fascisti. Nel campionato del nord dettavano legge 4 squadre , Juventus, Torino, Milan e Inter precedentemente chiamata Ambrosiana , ma le due compagini torinesi erano le piu' forti e contavano su giocatori di primissimo livello pari del resto alle societa' .
Quel derby amichevole disputato per beneficenza in onore del povero Pio Marchi srorico mediano bianconero morto per i bombardamenti alleati ma con l'obiettivo di aiutare gli sfollati a cui era stata distrutta la casa di fatto di amichevole avra' ben poco , c'era in ballo l'orgoglio e la supremazia cittadina sia in campo che sulle tribune, ma soprattutto c'era una rivalita' vera in campo fra i giocatori granata e bianconeri che inutile nasconderlo in fondo si detestavano, un derby dove il fair play cosi' come lo conosciamo oggi non esisteva ,
esistevano invece interventi maschi e spesso per far male sui polpacci , cazzotti e risse in campo, cose che oggi comporterebbero la squalifica per mesi degli attori protagonisti , ma in quel derby non si fecero mancare nulla anche se in quel caso i giocatori centravano poco , colpi di pistola dagli spalti e raffiche di mitra per riportare l'ordine da parte dei soldati tedeschi che fungevano appunto da servizio d'ordine , tutto questo capita quando i giocatori se le danno di santa ragione in campo, in un contesto simile vince la Juve 3-1 , vantaggio del Toro con Valentino Mazzola, poi doppietta di Sentimenti III , leggetelo .
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