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Carlo Bigatto

Carlo Bigatto, nato a Balzola, provincia di Alessandria il 29 agosto 1895, i primi calci al pallone li tira nella squadra del Piemonte Torino , alla maggiore eta' viene prelevato dalla Juventus , esattamente corre l'anno 1913 , restera' da noi fino al 1931 , la bellezza di diciotto anni , 211 le presenze e un solo gol all'attivo, ma il suo mestiere non era quello di fare i gol nonostante fosse sulla carta un'attaccante … Di fatti il suo ruolo diventera' presto quello di centrocampista , mediano per la precisione , peraltro quegli anni non esistevano tutti i sistemi di gioco che ci sono oggi e le differenze fra ruoli erano decisamente meno marcate rispetto ad adesso, essendo calciatore per diletto, ricordiamo che il professionismo non era ancora una realta' , di lavoro aveva un deposito di legname , di fatti il calcio gli serviva anche per farsi pubblicita' nel suo lavoro, particolare che piu' di tutti fa capire con che spirito si prendeva il calcio all'inizi del novecento e raffrontare il tutto ad oggi e ai milioni di euro che girano fa un po' sorridere fino a un certo punto pero' perche' secondo me per molte cose dovremmo tornare a quei valori e a quella cultura per ritrovare la bellezza di uno sport che oggi significa in primis soldi mentre la passione e' andata nel ripostiglio, la sua peculiarita' era quella di giocare con un berretto di stoffa bianconero calato quasi fino alle sopracciglia con due alette che coprivano le orecchie, piu' avanti lo sostitui' con una retina che gli teneva fermi i capelli, altra caratteristica di Bigatto era la durezza , un cliente difficile per tutti gli avversai, una diga molto complicata da superare, oltre tutto era il capitano , quello che si prendeva in carico le situazioni spigolose , Bigatto sapeva di calcio, aveva un fiuto per i giocatori e doti di talent scout , fu' suo il consiglio che convinse Combi a diventare un portiere, il suo esordio in nazionale lo fece tardi all'eta' di 32 anni , con la Juventus conquisto' 2 scudetti : annate 1925/6 e 1930/1 al termine di quest'ultimo campionato si ritiro', ma la sua esperienza bianconera non era certo terminata in quanto nella stagione 1934/5 alleno' la Juve subentrando a Carlo Carcano e vincendo uno scudetto da mister proprio sull'Ambrosiana Inter staccata di 2 punti in classifica a fine stagione, fu' il quinto scudetto di fila di una squadra formidabile, autrice del cosidetto quinquennio d'oro , in seguito vesti' anche i panni da dirigente , purtroppo mori' a soli 47 anni dopo una lunga malattia , riposa in pace ...


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