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officinacanfari

Buon compleanno vecchia Signora


Buon compleanno Juventus, sono centoventuno ormai le candeline spente da quel 1 ° novembre del 1897 quando su una panchina di Corso Re Umberto vicino al Liceo Massimo D'Azeglio nacque la leggenda, dai fratelli Canfari e alcuni studenti di quel liceo che ne furono gli artefici, i pionieri ad Andrea Agnelli che ne e' l'attuale presidente passando per Giovanni Agnelli, Umberto e loro padre , una squadra appartenuta ad una sola famiglia per tutti questi anni , un'orgoglio di cui nessuno puo' vantarsi eccetto noi e non e' poco, in tanti ( tutti antijuventini in verita') dicono che Torino e' granata, che la Juventus non ha una citta' ed e ' tifata da chi vuole vincere sempre a prescindere , che gli juventini siano persone squallide senza cuore che seguono il calcio per inerzia e vedono solo le vittorie , tutto questo e' vero in parte , è vero che siamo milioni e milioni e una buona parte di questi si dice juventino solo perche' siamo la squadra che ha vinto di piu' , in tanti adesso professano il loro amore per i colori bianconeri perche' con l'arrivo di CR7 è trendy dichiararsi gobbi, ma riguardo alla provenienza , alla storia di questo club inimitabile e soprattutto all'appartenenza alla citta' , si sono scritte negli anni e ancora lo si fa' , parecchie bugie e luoghi comuni , chiunque viva a Torino respirandone l'aria, sentendone lo spirito sabaudo che ancora oggi aleggia , i riferimenti storici , appunto la panchina di Corso Re Umberto o le icone che ne hanno contraddistinto la vita, la Fiat, l'Avvocato , la nobilta' e lo stile della famiglia Agnelli , tutto porta a identificarne in modo assolutamente fedele l'appartenenza e la simbiosi con Torino, tralascio il dettaglio della data di nascita rispetto all'altra squadra di Torino nata 9 anni dopo che basterebbe gia' a chiudere l'argomento .... Da parte mia, il percorso e' partito dalla curva Filadelfia al Comunale negli anni ottanta come un qualsiasi ragazzino che andava allo stadio ed era letteralmente rapito dal tifo delle curve , dagli sfotto' con i tifosi avversari e da quella magica squadra che fra le proprie fila annoverava gente del calibro di Paolo Rossi, Roberto Bettega, Furino, Gentile , Cabrini , Gaetano Scirea, Platini' , il battesimo col mondo della curva l'ho avuto il primo anno al Delle Alpi e con Parma , prima trasferta fatta col gruppo , Parma Juventus 1990/1 risultato 5-0 per noi , prima di allora ero presente , sempre in casa rigorosamente sotto il tabellone della curva Filadelfia con all'attivo la sola trasferta di Firenze nella stagione 1988/ 89 peraltro in curva Fiesole ospite del cugino viola di un mio vecchio amico , pensate due gobbi in incognito in mezzo ad una curva che ci odiava, soltanto il ricordo di quella domenica ancora oggi mi fa sorridere , un decennio mitico quello degli anni Novanta in cui ho militato in vari gruppi e conosciuto tanta gente , ma soprattutto gli anni che non mi verogno a definire i migliori della mia vita, sempre in giro per l'Italia e per l'Europa al seguito di quei magici colori , il nuovo millennio ha segnato una sorta di spartiacque, tutto era diventato diverso in curva e nel modo di seguire la squadra in trasferta, la spensieratezza della decade precedente era soltanto un ricordo per lasciare spazio alla repressione degli stadi e al giro di vite che si decise di dare a chi andava allo stadio e in trasferta , da ormai dieci anni sono fuori da tutto ma seguo la Juve allo stadio ogni domenica o mercoledi di coppa con lo stesso amore della prima volta e al solo vederne i colori mi emoziono come un bambino allo stesso modo, l'ansia di andare alla partita e' la stessa dei primi anni ottanta quando allo stadio ci andavo con mio padre , la stessa ansia che ho in questo momento per sabato sera , l'ansia della partita a Torino col Cagliari , tutto questo grazie a te cara vecchia Juventus, a questo squadrone che ancora oggi ci fa godere !

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